Gita a La Spezia con visita al Museo Tecnico Navale e a Portovenere nel Golfo dei Poeti 12-13 aprile 2014

L’ANPd’I di Siena organizza, in collaborazione l’UNUCI provinciale una gita a La Spezia con visita al Museo Tecnico Navale, al Varignano (COMSUBIN) e a Portovenere nel Golfo dei Poeti con partenza la mattina del 12 e rientro la sera del 13 aprile 2014. PROGRAMMA: 
Partenza da Siena ore 08.00 dal parcheggio della piscina di Acquacalda; 
Arrivo a La Spezia ore 11.30 circa; 
Sistemazione in albergo “La Bella Napoli” e pranzo;
Ore 16,00 visita guidata al Museo Tecnico Navale; 
Ore 18,00 visita libera alla città di La Spezia; 
Ore 20,30 pranzo presso il ristorante “Bela Napoli”; 

Ore 08,30 trasferimento a Portovenere e visita del borgo pranzo a base di pesce presso il ristorante “Tre Torri”; 
Ore 17,00 partenza per il rientro; 

Ore 20,30 circa arrivo a Siena parcheggio piscina Acquacalda.

COSTO DEL VIAGGIO: (che comprende il pagamento del pullman, la visita guidata al Museo Tecnico Navale, il pranzo e la cena di sabato 12, il pernottamento in albergo, la visita al museo del Varignano, la colazione ed il pranzo di domenica 13 aprile) EURO 125,00
Chi fosse interessato a partecipare si segnali, entro il 10 MARZO, a:
Cel: 349 4630360
Mail: fucito @teletu.it

ORGANIZZAZIONE TECNICA CORYMBUS VIAGGI

                                                      MUSEO TECNICO NAVALE DI LA SPEZIA

Una visita al Museo Navale costituisce un approccio che realizza appieno lo scopo per il quale esso fu istituito: mantenere vivo il culto delle tradizioni della Marina Militare, raccogliere e degnamente custodire le cose che parlano del suo passato di gloria, di sacrificio e di onore e documentare, altresì, l’evoluzione tecnica della costruzione delle navi nella guerra marittima. Duemila anni fa Cicerone sostenne che “non sapere che cosa è avvenuto prima di noi è come rimanere fanciulli”. In questo spirito, approfondire la cognizione dei fatti e delle cose che hanno segnato lo sviluppo delle Marine attraverso le diverse epoche e le diversi civiltà, significa capirne meglio i problemi d’oggi e possedere una sensibilità critica per la valutazione dei sentimenti, degli interessi e della cultura dei popoli.
La visita al Museo propone, pertanto, con grande precisione, la conoscenza di situazioni e di ambienti d’epoca, con l’esposizione di modelli, carte geografiche, fotografie e documenti che riescono a far “vivere” al visitatore la successione degli avvenimenti della storia navale, dalle origini della navigazione ai nostri giorni. Il Museo Tecnico Navale della Spezia è collocato in un edificio a fianco dell’ingresso principale dello storico Arsenale Militare ed espone i suoi preziosi reperti in vasti ambienti siti su due piani nonché su un giardino interno per una superficie complessiva di oltre 3000 mq.
Tra migliaia di reperti unici, il visitatore può ammirare:
• una preziosa raccolta di polene tra cui quella proveniente dalla fregata napoletana “La Minerva”, a bordo della quale, per ordine di Nelson, fu impiccato l’ammiraglio Francesco Caracciolo;
• i modelli di navi e velieri di ogni epoca tra cui la splendida fregata “San Michele” e la poderosa corazzata “Roma”;
• mezzi navali leggendari tra cui il “maiale”(siluro a lenta corsa), il barchino d’assalto tipo S.M.A. ed il barchino esplosivo tipo M.T.M;
• Una vasta collezione di armi con pregiati esemplari tra cui una mitragliera a canne rotanti tipo GATLING catturata ai Boxers cinesi dai nostri marinai durante la rivolta in Cina del 1901, fucili come il raro ALBINI modello 1864 in dotazione alle Fanterie di Marina imbarcate sulle nostre unità navali nella battaglia di LISSA, pistole di tutte le epoche tra le quali spicca un rarissimo esemplare a ruota di produzione bresciana risalente al 1640;
• preziose reliquie come le parti maggiori del relitto del sommergibile SCIRE’ e la radio usata nella mitica tenda rossa dai superstiti della spedizione polare del dirigibile Italia comandata dal generale Nobile;
• cannoni navali mai finora esposti al pubblico tra cui un impressionante esemplare di ARMSTRONG 102/46 esploso nell’agosto del 1927 durante prove di tiro in un balipedio ed un ANSALDO 65/64 scudato destinato nel 1940 alla nave portaerei Aquila allora in allestimento … e ancora:
• LA STAZIONE RICEVENTE-TRASMITTENTE usata nel 1897 a La Spezia da Guglielmo Marconi nei suoi primi esperimenti, centinaia di rare armi bianche, la sala dei nodi e delle attrezzature, parti di navi, uniformi, una vasta collezione di medaglie raffiguranti quasi tutte le unità della nostra marina dall’unità ad oggi, bandiere ed insegne di unità famose, nastrini da berretto, ecc. ecc.                

PORTOVENERE

 Nella parte più occidentale del golfo di La Spezia si trova lo stupendo borgo di Portovenere. Prende il nome da un tempio eretto in onore di Venere Ericina, in epoca romana, costruito sull’attuale promontorio di San Pietro. Proprietà dei signori di Vezzano, venne acquistato da Genova nel 1113, che diede al borgo l’aspetto attuale con la costruzione del castello su una fortificazione preesistente, la cinta muraria le case torri dai tipici colori liguri. Portovenere conserva inoltre la torre capitolare, a sinistra della porta d’ingresso a via Capellini, la via principale anche chiamata il Carugio, Piazza Spallanzani, dove sorgeva l’antico centro preromano del Castrum Vetus, la chiesa di San Pietro, all’estremità del promontorio e la chiesa di San Lorenzo in collina.
Davanti a Portovenere si trova l’arcipelago con le tre isole, Palmaria, Tino e Tinetto, parte del “Parco Naturale Regionale di Porto Venere”.
Il Tino e il Tinetto conservano antiche vestigia dell’XI secolo e del VI secolo rispettivamente.
Il Tino è Zona Militare ed è accessibile solo per la festività in onore di San Venerio, il 13 settembre.
L’isola Palmaria, separata da Portovenere da uno stretto braccio di mare, detto “Le Bocche”, è la più visitata turisticamente, con interessanti valori naturalistici di tipo mediterraneo.
Nei dintorni si trova Le Grazie, piccolo paese di pescatori che conserva il sito archeologico della Villa Romana del Varignano e il santuario tardogotico di Santa Maria delle Grazie e il borgo di Fezzano, con antiche case addossate le une alle altre in mezzo ai carruggi e con al centro la chiesa di San Giovanni Battista del 1740.