PREMESSO CHE
Quando, dopo la conclusione del primo conflitto mondiale, nel corso del quale avevano perso la vita circa 650.000 militari italiani, il Parlamento approvò la legge 11 agosto 1921, n.1075, “per la sepoltura in Roma, sull’Altare della Patria, della salma di un soldato ignoto caduto in guerra”, la Commissione appositamente costituita per l’individuazione dei resti mortali di quello che sarebbe diventato il “Milite Ignoto”, compì ogni possibile sforzo affinchè non fosse possibile individuare la
provenienza “territoriale” del Caduto prescelto e neppure il reparto o la stessa Forza Armata di appartenenza.
L’unico requisito assunto come inderogabile fu quello della sua italianità.
Questo elemento di assoluta indeterminatezza, unito alla casualità della scelta finale della bara, tra undici identiche, effettuata nella Basilica di Aquileia, da parte di Maria Bergamas, madre di un Caduto in combattimento i cui resti non furono mai recuperati, consentì a tutti gli italiani di identificare una persona cara in quel militare sconosciuto. Ciò avvenne, infatti, sin dal passaggio del treno speciale che lo trasportò da Aquileia a Roma e poi, il 4 novembre 1921, nel momento della sua solenne tumulazione presso il sacello dell’Altare della Patria, al Vittoriano.
TENUTO CONTO CHE
nella stessa data venne conferita al Milite Ignoto la Medaglia d’Oro al Valor Militare con questa motivazione:
“Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz’altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della Patria”
24 maggio 1915 – 4 novembre 1921 (R.D. 1°novembre 1921)
CONSIDERATO CHE
Così come, cento anni fa, gli sforzi effettuati per fare in modo che quel Soldato, voluto come “di nessuno”, potesse in realtà essere percepito come “di tutti”, al punto da trasformarsi nella sublimazione del sacrificio e del valore dei combattenti della prima guerra mondiale e successivamente di tutti i Caduti per la Patria, oggi è giunto il momento in cui, in ogni luogo d’Italia, si possa orgogliosamente riconoscere la “paternità” di quel Caduto.
PER QUANTO SOPRA
L’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, Sezione di Siena, si rivolge a Lei signor Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio Comunale tutto affinchè vogliate valutare la possibilità di promuovere, in occasione del Centenario del 4 novembre 2021, il conferimento della cittadinanza onoraria al “Milite Ignoto”.
Sarebbe, altresì, particolarmente significativo se, come già posto in essere da numerosi comuni, si procedesse all’intitolazione al “Milite Ignoto” – Medaglia d’Oro al Valor Militare di una via/piazza o di altro spazio pubblico individuato nel rispetto delle norme amministrative in vigore e dell’assoluta autonomia dell’Ente municipale.
Il Presidente Provinciale
Par. Maurizio Fabbri